Utilizzare i fiori di camomilla per la preparazione di tisane e infusi rilassanti è una pratica comune. Ma la camomilla fa bene al cuore? Ecco la risposta dell’esperto su questo argomento.
La camomilla
La camomilla è una pianta erbacea con foglie sottili e fiori dai petali bianchi, molto comuni nei prati e nei campi coltivati. La camomilla ha proprietà sedative, spasmolitiche, antinfiammatorie, cicatrizzanti e antibatteriche. Nota è l’azione rilassante della camomilla, dovuta alla presenza dell’apigenina e del bisabololo, che distende la muscolatura dello stomaco e della parete intestinale.
La camomilla seda il sistema nervoso, riduce il gonfiore addominale, attenua l’ansia, cura l’insonnia, favorisce la digestione alleviando i crampi addominali, contrasta la flatulenza e la diarrea. La camomilla è un ottimo disinfettante per gli occhi, per la cute e per il cavo orale. La sua azione antinfiammatoria aiuta contro nevralgie e reumatismi. Ma la camomilla fa bene al cuore?
La camomilla fa bene al cuore?
La camomilla fa bene al cuore? La risposta dell’esperto è no. Sarete quanto meno basiti da questa risposta. Diciamo che, se non è assunta in dosi eccessive, la camomilla non crea problemi al cuore ma un suo uso smodato può fomentare invece gravi problemi all’apparato cardiovascolare.
Dosi eccessive di camomilla possono infatti interferire in caso di terapia anticoagulante. La terapia anticoagulante è un trattamento che ha lo scopo di rallentare la coagulazione del sangue per evitare che si formino coaguli. Il fine della terapia anticoagulante è mantenere il sangue fluido ed evitare la comparsa di trombi. La terapia anticoagulante coinvolge i soggetti a rischio di trombosi a causa di patologie pregresse come la fibrillazione atriale, dove il cuore batte a un ritmo irregolare con l’aumentata frequenza delle palpitazioni. Anche l’infarto del miocardio è fondamentalmente un’ischemia di una zona del cuore dovuta alla formazione di un trombo.
Ma cosa c’entra in tutto questo la camomilla? Gli alimenti che contengono vitamina K interferiscono in negativo con la terapia anticoagulante. Anche se la camomilla non contiene la vitamina K, quando viene usata come rimedio naturale per disinfiammare l’intestino, successivamente al pasto, ne favorisce l’assorbimento. Per cui se da un lato la camomilla fa bene all’intestino, dall’altro può creare problemi al cuore di chi è già in una condizione di sofferenza.
Altre controindicazioni della camomilla
Abbiamo capito che la camomilla non fa bene al cuore come potevamo pensare. Ci sono altre controindicazioni? Sì. La camomilla, quando assunta in dosi eccessive, può favorire la comparsa di reazioni allergiche con congiuntivite e dermatite nei soggetti predisposti.
L’assunzione di quantità smodate di infuso di camomilla può inoltre far comparire agitazione e irritabilità, effetti paradossalmente opposti a ciò che ci si aspetta di solito dalla camomilla.