I limoni sono frutti salutari dalle proprietà astringenti e disinfettanti. Ma il loro utilizzo può aiutare a migliorare la funzione renale o bisogna evitare? I limoni fanno male ai reni? Ecco la verità!
Le proprietà dei limoni
I limoni sono potenti disinfettanti che, quando aggiunti all’acqua, possono porre rimedio ad acidosi, dispepsie, ulcere gastriche e infiammazioni del cavo orale. I limoni sono potenti antiossidanti ricchi di vitamina C, che ha azione contro le malattie degenerative e l’invecchiamento cellulare.
Il limone aiuta a rinforzare il sistema immunitario e a prevenire il raffreddore, la febbre e il mal di gola. Il limone distrugge i calcoli alla cistifellea e aiuta l’intestino grazie alle sue proprietà astringenti, utili per fermare la diarrea nelle gastroenteriti. I limoni sono depurativi, aiutano il corpo a espellere tossine, rafforzano i vasi sanguigni, hanno proprietà antitumorali. Ma i limoni fanno male ai reni?
I limoni fanno male ai reni?
I limoni fanno male ai reni? Ecco la verità: no, la situazione è all’opposto perché i limoni possono essere di grande aiuto in caso di problemi renali. Grazie al suo contenuto di vitamina C il limone è in grado di abbassare i livelli di acido urico nell’organismo che, quando troppo elevati, portano alla comparsa di calcoli e di un problema come l’insufficienza renale.
I calcoli renali si formano quando calcio e fosfato si uniscono nell’urina. Compaiono quindi delle piccole pietre che ostacolano il passaggio dell’urina dai reni al tratto urinario e provocano un dolore acuto alla schiena e alla minzione accompagnato da nausea, vomito, febbre e brividi. Qui il limone ci viene in aiuto: soltanto 6 cl. di succo di limone diluito in 2 litri di acqua naturale da bere ogni giorno, aiutano il corpo a prevenire i calcoli renali. Il succo di limone incrementa i livelli di citrato nelle urine, che interferisce con la formazione dei calcoli.
Limoni: controindicazioni
Abbiamo capito che il limone non fa male ai reni. Può avere però delle controindicazioni accanto ai benefici? Sì. L’assunzione di limone deve essere effettuata con attenzione da chi soffre di gastrite e di reflusso gastroesofageo perché può causare acidità e irritazione delle mucose. Usare il limone come rimedio per disinfettare il cavo orale poi, deve essere fatto con riguardo poiché l’acido citrico può rovinare lo smalto dei denti.
Un altro errore è quello di diluire il limone con l’acqua calda. La vitamina C è idrosolubile e sensibile alle alte temperature, per cui si perde del tutto nell’acqua calda e si deteriora, privando l’organismo delle sue proprietà. La vitamina C è infatti una sostanza termolabile e, quando utilizzata nelle cotture o in acqua calda, diminuisce o svanisce, anche se le temperature sono basse.