La burrata è uno dei formaggi freschi tipici della regione Puglia. Essa è prodotta utilizzando il latte vaccino intero crudo o pastorizzato. La burrata è un latticino che si distingue dagli altri formaggi esistenti sul mercato.
Esteticamente si presenta come se fosse una mozzarella, ma al suo interno è racchiuso un cuore morbido e cremoso, costituito o dalla panna fresca o anche da burro in alcuni casi, dunque, decisamente diversa dalla mozzarella tradizionale. Si tratta di un formaggio che si serve quasi sempre fresco, ma, si adatta molto bene anche a tante ricette che prevedono la sua aggiunta al termine della cottura, solitamente non è consigliato trattarla con elevate temperature.
Non tutti i formaggi necessitano di temperature basse, nel caso della burrata la temperatura ottimale per consumarla è una temperatura fresca o ambiente. Dunque non necessita di essere conservata in frigorifero, tenderebbe a perdere la sua cremosità.
La burrata è un prodotto alimentare decisamente ricco di lattosio, per questo motivo si sconsiglia l’utilizzo a persone intolleranti a questo carboidrato. E’ anche abbastanza calorica rispetto a tanti altri formaggi prodotti in Italia, per cui il tempo di digestione è più elevato.
Caratteristiche nutrizionali della burrata
La burrata è prodotta dalla lavorazione del latte e della crema di latte per mezzo del caglio.
E’ un’ottima fonte proteica e in più le proteine contenute sono ad alto valore biologico, dato che contengono molti amminoacidi essenziali per il nostro organismo. Questo latticino, però, non apporta solo proteine.
Come già accennato la burrata contiene molto lattosio, per cui sono particolarmente presenti anche i carboidrati. Apporta molte energie e di conseguenza apporta più calorie rispetto ad altri formaggi più magri.
Oltre ai carboidrati e alle proteine, sono particolarmente abbondanti anche i lipidi. Gli acidi grassi maggiormente presenti nella burrata sono quelli saturi.
Il colesterolo, come per la stragrande maggioranza dei formaggi è abbondante. Le fibre sono assenti.
Per quanto concerne i micronutrienti, invece, i sali minerali maggiormente forniti con il consumo della burrata sono il calcio, il fosforo e il sodio, mentre tra le vitamine le più abbondanti sono la vitamina A, molte vitamine del gruppo B, in particolar modo la riboflavina o anche vitamina B2 e la vitamina E.
Cosa accade se si mangia la burrata scaduta?
E’ risaputo che ogni alimento ha la propria data di scadenza, oltre la quale non si consiglia in consumo di quel determinato alimento.
Ci sono alimenti che presentano una data di scadenza molto lunga, altri che, invece, scadono abbastanza velocemente, è il caso degli alimenti freschi, che tengono ad andare a male in pochi giorni, per cui dovrebbero essere consumato in fretta. Rientrano in questa categoria di alimenti i latticini, per cui la burrata, appartenendo a questa categoria di alimenti, sarà soggetta ad alterazioni abbastanza velocemente, dunque ha una scadenza breve.
Non si consiglia assolutamente il consumo della burrata dopo la sua scadenza, si andrebbe incontro a rischi non indifferenti, i sintomi meno gravi che possono manifestarsi sono mal di pancia, gonfiore addominale, nausea, vomito, diarrea, ma in casi più gravi si può andare incontro ad intossicazione alimentare o tossinfezione. Dunque se avete una burrata scaduta sarebbe meglio gettarla, non mangiatela potrebbe essere pericoloso.