Le bibite colorate sono più che presenti sul commercio, ma sappiamo davvero che cosa contengono? La cosa più facile a cui pensare è l’uso di coloranti artificiali e nella migliore delle ipotesi a qualche ingrediente fruttato che regali un po’ di colore alla bibita.
In realtà la verità è un’altra: le bibite colorate sono a base di insetti. Una verità che lascerà a bocca aperta più di qualcuno e che di recente è stata confermata dalla scienza.
Gli insetti nelle bibite colorate, parola agli esperti
Alla base del colore delle bibite c’è l’uso di un colorante alimentare, conosciuto come E120. Di colore rosso, si ricava dalla cocciniglia. E in particolare dagli esemplari femmina della cocciniglia, come ci rivela l’entomologo Ivan Grasso. Per poter ottenere la sostanza, il corpo dell’insetto va essiccato, mescolato con acqua calda e poi usato per colorare le bibite.
Dalla miscela di cui abbiamo appena parlato si ricava l’acido carminico, ovvero quel particolare rosso che rende le nostre bibite più invitanti. Per adesso la scienza sta ancora studiando questa sostanza e non sappiamo ancora se sia davvero salutare per l’essere umano oppure no.
Dalla bufala alla verità
Più di qualcuno di certo era già a conoscenza di questa sconcertante verità. Pochi anni fa infatti è iniziata a circolare in rete e si è gridato subito alla bufala. Come abbiamo visto in realtà non è così: la scienza lo ha confermato grazie a numerosi studi.
La cocciniglia infatti secerne un liquido denso e colorato per proteggersi da eventuali predatori. Per produrre 1 kg di colorate invece secondo fino a 100 mila insetti. L’additivo alimentare E120 poi viene usato anche nelle industrie tessili per colorare i tessuti. Il suo uso nelle bibite colorate ha comunque un costo elevato e per questo in commercio è più facile adottare l’utilizzo dei coloranti di origine sintetica, come E122, E124 ed E132.