Il pesce è un alimento che appartiene in dietetica alla categoria alimentare “carne, prodotti ittici e uova”. Alimento proteico, adatto per soggetti che vogliono dimagrire e perdere peso.
Inoltre il pesce è una parola che identifica una classe eterogenea di animali: da quelli magri a quelli grassi. I valori nutrizionali del pesce possono infatti variare notevolmente a seconda della tipologia. Dal tonno, salmone e sgombro, identificati quali pesci grassi, fino alla spigola, alla sogliola e al merluzzo che sono tipicamente pesci magri.
Per comprendere meglio le differenze basti pensare che si passa da 10 grammi di lipidi del salmone su 100 grammi di prodotto ai 6 circa dello sgombro agli 0,4 del merluzzo.
Oggi però ci concentreremo su una domanda che molti si fanno, soprattutto gli amanti del pesce e cioè: quanto pesce mangiare a settimana? Seppur la risposta dipenda da diverse variabili, vediamo di dare un numero di indicativo che possa aiutarci a strutturare una dieta varia e sana.
Quante volte si deve mangiare pesce in una settimana? Ecco la risposta della medicina
Dalle 2 alle 4 volte a settimana. Ci sono una serie di “ma” e “però” che possono condizionare enormemente questa risposta e potrebbero modificarla. Indicativamente non è indicato consumare un alimento costantemente tutti i giorni, ma alcune condizioni potrebbero portare a modificare la risposta. Per esempio soggetti sportivi possono aumentare il consumo di pesce per ottimizzare l’apporto proteico per chilo di peso.
Tre buone ragioni per mangiare pesce
Il consumo di pesce è consigliato per diverse ragioni. Eccone tre piuttosto importanti:
-alimento proteico adatto per le diete chetogeniche;
-i pesci grassi sono ricchi di omega-3;
-tutti i prodotti ittici sono poveri di carboidrati.
Questi tre punti sono piuttosto scontati, ma per coloro che desiderano aumentare il resoconto calorico senza aumentare i carboidrati possono scegliere il pesce ed in particolare quello grasso. Se volessimo aumentare dai 130 alle 200 kcal un piano nutrizionale, dando un maggior apporto di proteine e lipidi, ma senza alterare l’attuale assunzione di carboidrati, possiamo pensare di proporre 100 g di salmone (180 kcal circa su 100 grammi) oppure 100 g di sgombro (140 kcal circa su 100 grammi di prodotto).