Le pagine di cronaca sono piene di storie simili: poliziotto trova un bambino chiuso in auto. A volte le conseguenze sono drammatiche, altre invece si tratta di un intervento al sapore di miracolo. Anche la storia che vi vogliamo raccontare oggi è molto simile, tranne che nell’esito.
Un poliziotto trova un bambino chiuso in auto e dopo aver rotto il finestrino si rende conto che qualcosa non va. La situazione è talmente preoccupante che attorno all’agente si raduna subito una folla di persone, pronta ad aiutarlo nella difficile operazione di soccorso.
Poliziotto trova un bambino chiuso in auto, ma…
L’agente Jason Short era in servizio nella sua cittadina di Knee, nel New Hampshire, quando ha ricevuto una chiamata con una richiesta d’aiuto. Qualcuno si era accorto della presenza di un bambino chiuso in auto: quest’ultima si trovava nel parcheggio di un Walmart, uno degli store della famosa catena. Short si è subito allarmato, visto che la giornata era molto calda e per questo ha cercato di agire con tempestività.
Ha sfrecciato con la sua pattuglia, convinto di avere pochissimi minuti a disposizione. Una volta individuata la macchina, ha visto attraverso uno dei finestrini che il neonato era avvolto in una coperta. I suoi piedi erano rivolti verso il finestrino. Short ignorava da quanto tempo il piccolo si trovasse rinchiuso nell’abitacolo e non ci ha pensato due volte prima di sfondare il vetro con il manganello.
Il risvolto inaspettato
La sua paura in quel momento era che il bambino trovato in auto fosse già morto. Il suo colorito non prometteva bene: era pallido e sembrava in fin di vita. Il poliziotto non si è perso d’animo e ha iniziato le procedure di rianimazione, mentre qualcuna delle persone che nel frattempo si era radunata attorno a lui, ha provveduto a chiamare l’ambulanza. Solo che in quel momento Short si è reso conto di un dettaglio: fra le braccia stava stringendo una bambola e non un neonato in carne ed ossa.
La proprietaria della bambola è apparsa di lì a poco e si è messa a ridere per il grande imbarazzo. Carolynne Seiffer possiede circa 40 bambole reborn, quella particolare tipologia di ‘giocattolo’ che riproduce in modo fedele le sembianze di un neonato e che vengono consigliate in alcuni casi per superare la perdita di un figlio. Il poliziotto convinto di aver trovato un bambino nell’auto si è sentito sollevato e non si è di certo pentito di aver danneggiato la macchina della donna durante le operazioni di soccorso.