Giuseppe Conte è in questo momento ancora il Presidente del Consiglio dei Ministri, ma sembra che nella giornata di oggi il premier darà le sue dimissioni.
Questa mattina, martedì 26 gennaio, alle ore 9 è convocato il Consiglio dei Ministri ed alle ore 11 il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte salirà al Quirinale per ufficializzare le sue dimissioni al Presidente della Repubblica Sergio Matterella.
Dopo questo passo si aprono una serie di procedure istituzionali. Il Presidente della Repubblica deve aprire il rito delle consultazioni con i presidenti delle Camere, i rappresentanti dei gruppi parlamentari di Camera e Senato e il presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano.
Le consultazioni hanno lo scopo di constatare quella che è la reale situazione e di cercare una maggioranza di governo pronta a votare la fiducia sia in Camera che in Senato. Gli scenari che possono verificarsi sono sostanzialmente tre:
- Innanzitutto si può procedere con il Conte-Ter, ovvero la concessione di un mandato esplorativo al premier che accetterebbe con riserva. In tal modo si costruirebbe un Governo con un nuovo incarico a Giuseppe Conte con forze politiche pronte a sostenerlo e a votargli la fiducia.
- In secondo luogo il mandato esplorativo potrebbe essere concesso ad un personaggio istituzionale e competente. Qualora si configurasse tale scenario si suppone che tale personaggio riesca ad ottenere la maggioranza.
- Il terzo ed ultimo scenario sono le elezioni, Mattarella potrebbe sciogliere entrambe le Camere e si procederebbe alle elezioni. La data probabilmente verrà fissata nella prima decade di Aprile.
Quello che avrebbe convinto Conte a procedere con le dimissioni è il primo scenario, ovvero il Conte-Ter. Ciò perché il Partito Democratico avrebbe assicurato a Conte che procederà con l’indicare il suo nome per reincaricarlo e costruire una maggioranza e una fiducia piena.