Le troviamo spesso in vendita nei migliori vivai e, a volte, addirittura nei supermercati più forniti. Se regalate, fanno bello sfoggio di sé in vasi sobri che ne risaltano i colori vibranti e accesi. Ovviamente parliamo delle , delle piante che ci regalano fiori dalla bellezza inconfondibile. Ma se per un’occasione speciale, una ricorrenza o un traguardo personale ci regalano una pianta di orchidea, come possiamo assicurarci che viva una vita lunga tra le nostre pareti di casa? Come curare al meglio l’orchidea e come farla vivere più a lungo? Ecco dei piccoli trucchi che vi aiuteranno a curare l’orchidea in vaso e non senza commettere gli errori più comuni per le orchidee.
Come prendersi cura delle orchidee: le basi
Bisogna innanzitutto premettere che le orchidee sono piante che nascono nelle zone che presentano dei climi tropicali o, al più, sub-tropicali. Allo stesso tempo, però, non hanno alcuna difficoltà nell’adattarsi a climi piuttosto diversi tra loro. Per questo motivo non ci sono particolari controindicazioni nella gestione di una pianta di orchidea in casa, anche in appartamento. L’importante è fare ben attenzione a seguire dei piccoli accorgimenti che, però, possono fare la differenza nella durata della vita della vostra pianta.
Dove posizionare le orchidee
Il luogo dove decidete di posizionare la vostra orchidea può fare davvero la differenza. Non tutte le varietà di orchidea amano il sole, quindi come prima cosa documentatevi il più possibile sulle caratteristiche di quella che avete in casa. In generale, però, l’esposizione delle orchidee dev’essere piuttosto soleggiata durante tutto l’anno. Dovrete avere la sola accortezza di evitare che la luce del sole, più intensa durante la stagione estiva, sia tale da bruciare la pianta. L’ideale sarebbe una esposizione indiretta al sole, come quella che può fornire una tenda leggera.
Bisogna poi ricordare la provenienza di queste piante, ovvero le zone praticamente tropicali. Per questo motivo è importante controllare anche il grado di umidità della stanza e del terreno. Quando l’ambiente vi sembra secco, magari per via dei termosifoni accesi, potete spruzzare dell’acqua sulla pianta attraverso un semplice nebulizzatore. Evitate di spruzzarla direttamente sui fiori. Un altro accorgimento per far vivere a lungo le orchidee è quello di creare uno spazio solo per loro. In concreto, vi basterà riservare una parte di casa, magari un piccolo angolo, alle orchidee e alle altre piante provenienti da climi similari.
Quando e come annaffiare le orchidee
A proposito di acqua: quando annaffiare l’orchidea? Come detto, è importante mantenere il giusto grado di umidità, come della stanza, così del terreno. In particolare, il terreno deve sembrare al tatto sempre umido, ma mai zuppo o bagnato. Un altro fattore di rilievo è costituito dalla capacità drenante del terriccio. Un modo per aumentarne la capacità e assicurare la corretta defluizione dell’acqua è quello di inserire degli inserti in argilla o materiali similari. Li potete trovare facilmente presso i vivai più forniti, dove troverete anche il personale specializzato in grado di darvi indicazioni più precise in base al tipo di orchidea.
Anche il tipo di acqua è molto importante per la cura delle orchidee. Quella del rubinetto, spesso contenente cloro, è generalmente sconsigliata. Meglio optare per una qualità di acqua filtrata o, ancora meglio, acquistare quella specifica per questo tipo di piante. In alternativa, se utilizzate delle caraffe filtranti per l’acqua potabile o un sistema di filtraggio simile, potete tranquillamente utilizzare l’acqua ricavata per annaffiare le orchidee.
La temperatura ideale dell’acqua è quella dell’ambiente circostante. Per quanto riguarda la frequenza, in linea di massima una volta a settimana può essere sufficiente. Ogni varietà però ha delle specifiche richieste, quindi monitorate costantemente il terriccio per capire come muovervi.