Fino a 2500 euro se hai questi due centesimi: ecco quali

Le Monete da 1 e 2 centesimi di Euro non sono mai state particolarmente popolari ed apprezzate da una larga fetta dei cittadini dei paesi che hanno scelto di adottare la Moneta Unica: questi due formati infatti in breve tempo sono stati di fatto abbandonati dai cittadini, al punto che diversi paesi hanno scelto di smettere di produrli, esattamente come ha fatto l’Italia da alcuni anni, scegliendo di mantenere solo la moneta da 5 centesimi, e optando per l’arrotondamento.

Centesimi da collezione

Entrambe le monete da 1 e 2 centesimi, considerate troppo piccola e dal valore troppo ridotto e quindi tranquillamente ignorabile in fase di acquisto sono state rapidamente accantonate. L’Italia ha scelto di cessarne la produzione dal 1°gennaio 2018, anche se queste piccole monete, nonostante l’ostracismo da parte dei cittadini, possono arrivare a valere cifre considerevoli se fanno parte di una determinata categoria.
Inoltre proprio la progressiva scarsità di questa tipologia di monete potrebbe renderle maggiormente ricercate: ad oggi una comune moneta in condizioni Fior di Conio (ossia equiparabili al nuovo, mai circolate) hanno una valutazione che va dai 20 centesimi ai 50 centesimi.

2 centesimi rari

Tutte le monete che fanno parte dell’Euro presentano da sempre una “faccia” con il valore nominale analogo a tutti i paesi, mentre l’altra “faccia” è presente un disegno o effige differente da paese a paese. Anche la moneta da 2 centesimi non fa eccezione.

Particolarmente rari e quindi di valore interessante il caso del “1 centesimo sbagliato”, che riporta erroreamente la Mole Antonelliana: in sostanza, a causa di un errore di conio  esiste una ridotta quantità di una moneta da 2 centesimi con stampata l’illustrazione della moneta da 1 centesimo. Questo le ha rese particolarmente interessanti e ricercate al punto che trovane in condizioni Fior di Conio può portare ad un guadagno che raggiunge i 2500 euro.

Molto interessanti anche i 2 centesimi realizzati dalla Città del Vaticano nel 2002, prodotti in 67mila esemplari: in condizioni FdC superano i 100 euro cadauno, valutazione che scende gradualmente con il peggioramento delle condizioni della moneta.