Dall’entrata dell’Euro, la moneta unica europea coniata all’inizio del 2002, la nostalgia delle care vecchie monete italiane si è fatta sempre più sentire. C’è chi ne vorrebbe il ritorno e c’è chi ha conservato, al fondo di un cassetto, qualche vecchia moneta per ricordo. Tra le più amate c’erano senza dubbio le 100 lire, che si davano ai bambini per comprare il gelato o le figurine. Dovete sapere che quelle monetine tanto amate, che un tempo avevano un valore irrisorio, oggi possono consistere in una fortuna per chi ancora ne possiede qualcuna. Ma non tutte le 100 lire, attenzione. Scopriamo quali, tra le 100 lire del passato, possono valere anche fino a 200.000 euro.
Le 100 lire Minerva
Ebbene sì, tra le care e vecchie 100 lire di una volta non ci sono soltanto monete che per noi sono un bellissimo ricordo, a cui pensiamo con affetto. Ci sono anche monete che possedere vuol dire diventare ricchi! Stiamo parlando nello specifico delle cosiddette 100 Lire Minerva, particolari monete davvero introvabili seppur utilizzate per moltissimo tempo. Ma questo vuol dire che tutti potenzialmente potrebbero avere un tesoro in casa data la presenza, magari al fondo di un cassetto, di una 100 lire Minerva? In realtà, la moneta il cui valore attuale è di ben 200.000 euro, è la 100 lire Minerva di prova.
Cosa significa questo? Si tratta di una moneta di prova coniata nel 1954 e dichiarata non da collezione. Proprio per questo motivo il suo valore è elevato. Come si può riconoscere la 100 lire Minerva di prova? Come capire se siamo i fortunatissimi in suo possesso? La moneta riporta la scritta “prova” in basso a destra dal lato del suo rovescio. La data impressa è quella del 1954. La 100 lire Minerva di prova vale moltissimo per la sua originalità: è stata infatti la prima moneta da 100 Lire coniata nella storia. Fu immessa sul mercato nel 1955.
Per quanto riguarda le altre 100 lire Minerva, furono coniate fino al 1989 per passare al secondo tipo che, attualmente, vale poco più di 2 euro. La vera prima 100 lire Minerva di prova, quella dal fantomatico e incredibile valore attuale di 200.000 euro, era stata coniata in acmonital e aveva il contorno rigato con dimensioni del diametro di 27,8 millimetri associate a un peso di 8 grammi.