Da dove proviene la bresaola? Ecco l’incredibile risposta: “Assurdo!”

Tutti noi, almeno una volta nella vita, ci siamo chiesti da dove provenissero i nostri salumi preferiti, quelli che ingeriamo durante i pasti. Oggi ci occuperemo della provenienza della bresaola.

La bresaola è uno dei salumi più apprezzati e sicuramente è il più diffuso nei regimi alimentari personalizzati poiché essa presenta poche calorie e grassi ed è molto pregiata. Possiamo definire la bresaola come il salume magro per eccellenza, è il classico salume dell’estate ideale per condire insalate e per avvolgere formaggi freschi accompagnati con dei crostini di pane, o magari creare degli involtini di bresaola accompagnato da rucola o songino con del formaggio fresco, magari spalmabile.  Normalmente la bresaola si presenta a forma cilindrica  di colore rosso scuro. Per quanto riguarda le proprietà, la bresaola ne presenta diverse: essa ha il doppio del ferro contenuto nella maggior parte delle carni e in più è capace di fornirci fino a 48 grammi di proteine. Non per questo la bresaola è il salume più comune all’interno della dieta.

Da dove proviene la bresaola

Ma prima di tutto bisogna capire da quale animale proviene? Ebbene, la bresaola non proviene da bovini italiani, bensì dalla carne congelata di zebù. Lo zebù è un incrocio di bovino che proviene dalle regioni più a sud dell’America.

Come viene fatta la bresaola

Ma come viene fatta la bresaola? Si ottiene utilizzando i cinque tagli muscolari più pregiati della coscia bovina (la fesa, la sottofesa, il magatello, il sott’osso e la punta d’anca; quest’ultimo è il pezzo più pregiato) e, una volta concluso questa prima fase, si avvierà processo di essiccazione e stagionatura mista ad aromi e spezie.

Il pezzo di carne aromatizzato viene poi massaggiato naturalmente per agevolare l’assorbimento degli aromi naturali nella carne. Una volta terminata la stagionatura viene sottoposta ad una asciugatura. La fase della stagionatura e della successiva asciugatura della bresaola hanno la stessa durata ma possono variare a seconda della ricetta; il tempo va dalle 4 alle 8 settimane. Salume tanto pregiato e tanto amato dalla popolazione quanto nocivo se ingerito scaduto.

Bresaola andata a male?

Ma come si riconosce la bresaola andata a male e quali sono i rischi che si corrono? Un fattore che ci può essere d’aiuto nel riconoscere il salume non ottimale è il nostro olfatto. Se la carne ha un cattivo odore non bisogna ingerirla. La bresaola scaduta, ingerita, può portare nausea, vomito e arriva persino a provocare meningite

Benefici della bresaola

Ma la bresaola fa anche bene alle ossa e ai denti poiché contiene fosforo e ha degli effetti benefici sulla pelle e sui capelli grazie alla presenza della vitamina B12 ed è considerata come uno dei rimedi naturali contro l’herpes.