Da alimento che per decenni ha fatto parte della tradizione culinaria oltreoceano, il burro di arachidi, spesso definito più generalmente burro di noccioline, ha iniziato a diffondersi anche nel vecchio continente, in particolare nei contesti come quello della colazione e degli spuntini. Si tratta di un prodotto spalmabile, estremamente diffuso anche in ambiti sportivi, ma che è anche estremamente nutriente: quanto se ne può mangiare al giorno?
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Burro di arachidi, quanto se ne può mangiare al giorno? Ecco il limite
Numerose leggende e storie dietro alla nascita del burro di arachidi, concepito nella versione “moderna” alla fine dell’Ottocento come alimento proteico in grado di sostituire parzialmente la carne, estremamente costosa in particolare per i ceti meno abbienti. Viene oggi sviluppato in tantissime forme, da quelle più tradizionali a quelle più variegate, ed in senso generale viene ottenuto dalla macinatura di semi di arachidi.
Il contenuto proteico nonchè il potere saziante è decisamente importante, ma anche l’apporto calorico che però non deve trarre in inganno perchè diversi studi hanno incentivato di fatto il consumo di burro d’arachidi in particolare come spuntino e snack, anche per gli sportivi come ricostituente naturalmente calorico essendo anche fonte di vitamine e aminoacidi. Un po’ di burro di arachidi spalmato su un po’ di pane migliora anche la termogenesi in modo efficace.
Il contenuto calorio comunque è mediamente alto, in quanto supera le 600 calorie per etto, anche se non è presente alcuna forma di colesterolo e gli zuccheri sono molto ridotti, anche se bisogna sempre assicurarsi di consumare prodotti senza zuccheri aggiunti.
La “dose sicura” per poter ambire ad un apporto positivo di questo importante alimento è di circa 2 cucchiai al giorno, quindi mediamente 30-35 grammi al dì, possibilmente in associazione a frutta o altra forma di condimento che può accomagnare il potere nutritivo di questo utile alimento, decisamente polivalente.