Anche se sono spesso classificate come frutta secca, la composizione delle arachidi hanno da tempo permesso l’associazione alla famiglia dei legumi, sebbene il consumo risulta essere spesso legato a contesti alimentari differenti. Costituiscono una importante alimento in chiave nutritiva, ma dato l’apporto calorico un consumo eccessivo è da evitare.
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Trattandosi di una forma di legume in tutto e per tutto, le arachidi sono indubbiamente un’eccellente fonte di proteine in particolare per chi non fa uso di vegani e vegetariani, ma anche per chi necessita di un energizzante oppure di una costante fonte proteica, come ad esempio chi fa sport o attività fisica in generale.
Sono inoltre ricche di vitamine, sali minerali, e fibre. Tra i nutrienti spesso riportati spicca l’Omega 3, che pur non essendo “miracoloso” come era lecito pensare anni fa, garantisce una protezionen per il nostro organismo ed è utile per contrastare il colesterolo “cattivo” oltre che per limitare la glicemia alta in quanto sono sufficienti anche solo 10 arachidi al giorno per abbassare l’indice glicemico e rallentare l’assorbimento degli zuccheri.
Tuttavia l’apporto di arachidi se eccessivo sviluppa eventuali problematiche di natura digestiva in quanto sono presenti diverse tipologie di enzimi che possono portare a gonfiore addominale, aria in eccesso nell’intestino e fastidi nella zona corrispondente.
La quantità “sicura ” corrisponde a 30-35 arachidi sgusciate al giorno, mentre la dose deve ridursi se si fa ricorso a quelle tostate che sono sensibilmente più caloriche. Va anche ricordato l’apporto calorico che è importante, in quanto mediamente 100 grammi di arachidi corrispondono a circa 600 calorie.