Foggia: fiori e dediche all’esterno del negozio della tabaccaia uccisa

Dopo l’omicidio di ieri mattina a Foggia di una tabaccaia di 72 anni in via Marchese De Rosa, oggi è il giorno della disperazione di un’intera città, che ha deciso di stringersi intorno al dolore della famiglia e ricordare la povera donna.

All’esterni del suo negozio sono stati poggiati da molti cittadini, mazzi di fiori e biglietti per ricordarla, oltre a tante candele. In questo modo Foggia ha voluto ricordare una donna perbene che stava solo lavorando nel proprio locale e le testimonianze raccolte parlano di una città che è stanca di questi episodi criminali.

Intanto continuano senza sosta le ricerche dell’assassino e l’ipotesi più concreta al momento resta quella della rapina terminata in tragedia a causa di un balordo.

Foggia: la ricostruzione dell’omicidio

Con il passare delle ore gli inquirenti che stanno lavorando al caso hanno un quadro più preciso sulla ricostruzione dei fatti. L’omicidio si sarebbe consumato intorno alle 13, poco prima dell’orario di chiusura dell’attività commerciale, che aveva riaperto proprio ieri mattina, dopo un periodo di ferie.

Il killer ha colpito la donna con alcune coltellate, forse dopo aver preteso del denaro. Una volta ferita a morte la 72enne, è fuggito abbandonando l’arma del delitto a pochi menti dalla tabaccheria.

Il primo ad accorgersi della tragica fine della donna è stato stato un cliente che era entrato nel negozio per fare degli acquisti, il quale si è accorto del corpo della donna riverso a terra, vicino al bancone, in una pozza di sangue ed ha subito allertato i soccorsi. I sanitari del 118 accorsi prontamente sul posto hanno solo potuto constatare il decesso della donna di 72 anni.

Le indagini

Le indagini sono condotte dai Carabinieri del Comando provinciale di Foggia che, dopo i rilievi sul posto, stanno i queste ore acquisendo i filmati di alcune telecamere di sicurezza della zona, un’area molto trafficata e dove sono presenti diverse attività commerciali.

Resta concreta l’ipotesi della rapina finita nel sangue. Un epilogo tragico che riporta alla mente quanto accaduto nel settembre del 2020 ad un altro commerciante, Francesco Traiano, ferito a morte nel disperato tentativo di difendersi da un gruppo di giovanissimi, che voleva rapinare il suo bar-tabaccheria. L’uomo morì in ospedale dopo 23 giorni di agonia.

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Fonte Foto: FoggiaToday