La pitaya è un frutto davvero non comune e che non tutti conoscono, coloratissimo e gustoso. Scopriamo tutto quello che ci sia da sapere sulla pitaya: proprietà e usi del frutto esotico più inconsueto che ci sia.
La pitaya è un frutto esotico di forma ovale originario delle Americhe, simile al fico d’india, per quanto riguarda la buccia, e al kiwi, per quanto concerne la polpa.
La caratteristica che colpisce subito della pitaya è il suo colore assolutamente inconsueto: la buccia è infatti di un rosa acceso sgargiante con tratti verdi e gialli quasi fluorescenti; l’interno è invece bianco e granuloso, disseminato da un’infinità di piccoli semi neri.
E’ molto raro trovare la pitaya al reparto ortofrutta del supermercato di fiducia o dal nostro fruttivendolo: si tratta infatti di un frutto esotico di rara importazione sul mercato comune italiano della grande distribuzione. E’ facile però trovare la pitaya nei mercati etnici o nei negozi di alimenti esotici.
La pitaya è ricca di fibre, di proteine, di vitamine C e del gruppo B e di minerali come il ferro, il calcio, il magnesio e il fosforo. La pitaya ha proprietà antiossidanti, contrasta i radicali liberi e l’invecchiamento cellulare. La pitaya favorisce la digestione, riduce il colesterolo, aiuta il cuore, riduce il livello di zuccheri nel sangue.
La pitaya favorisce il senso di sazietà e può aiutare la dieta, ha proprietà antinfiammatorie, rinforza il sistema immunitario, aiuta a contrastare l’anemia, stimola la rigenerazione cellulare.
La pitaya si mangia eliminando la buccia esterna o tagliata a metà, gustando la polpa con un cucchiaino. Può essere servita come una macedonia, tagliata a pezzettini con lo zucchero e irrorata di succo di limone. La pitaya può anche essere usata come ingrediente per realizzare dei deliziosi dolci, dei nutrienti frullati e dei rinfrescanti cocktail esotici.
La polpa della pitaya può essere utilizzata come ingrediente per la composizione di creme cosmetiche atte a combattere l’acne, la pelle con impurità, le rughe o per lenire infiammazioni, punture di insetti e scottature. Gli antiossidanti della pitaya permettono la rigenerazione cellulare e aiutano a combattere i segni del tempo e a lenire alcune problematiche tipiche della cute.
La pitaya può comparire anche nella formulazione di shampoo per capelli sfibrati perché aiuta la capigliatura nella riparazione delle punte danneggiate e la rende sana e lucente.
Il consumo della pitaya ha delle controindicazioni? Mangiare la pitaya deve essere fatto con attenzione dalle persone che hanno predisposizioni allergiche. Chi soffre della sindrome dell’intestino irritabile non deve poi eccedere nel consumo della pitaya: ciò potrebbe produrre un forte effetto lassativo e condurre a frequenti episodi di diarrea particolarmente acuta.
Se invece notate una colorazione rosata dell’urina e delle feci dopo aver mangiato la pitaya non preoccupatevi: esistono infatti alcuni principi attivi presenti nel frutto che favoriscono la pigmentazione di feci e urine ma si tratta di un evento passeggero.
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