Siamo abituati a utilizzare la farina su un tagliere o in una ciotola e a mescolarla con le uova, con il latte, con lo zucchero, con il sale, per realizzare dolci, pagnotte, pizza o altri o impasti. Bisogna però fare molta attenzione alla farina: ecco cosa si potrebbe trovare dentro.
I prodotti raffinati vengono sottoposti a processi di lavorazione atti a migliorarne il gusto e allungarne i tempi di conservazione. La presenza di additivi in un prodotto alimentare è indice di un elevato grado di raffinazione e di scarsa qualità.
Un alimento pieno di sostanze come additivi e di conservanti, se viene consumato con troppa frequenza porta l’organismo a sviluppare anomalie come l’insorgenza di patologie tumorali. Le farine sono purtroppo prodotti raffinati.
La farina 00, molto conosciuta e usata per preparare il pane, la pizza o le torte, si ottiene dalla raffinazione del chicco di grano tenero. Il processo di raffinazione ne ha modificato la qualità privando la farina quasi del tutto delle componenti vitaminiche e nutrizionali. A questo si aggiunge poi un elevato contenuto di glutine e un alto indice glicemico, pericolosi dal punto di vista della tolleranza alimentare, per il cuore e per il metabolismo. Le farine 0, 1 e 2 hanno gli stessi problemi.
Le farine bianche unite al glutine e deprivate di adeguati nutrienti benefici per l’organismo, diventano un pericolo per la salute non solo dei celiaci ma anche delle persone che apparentemente non manifestano intolleranze o altre problematiche. Le farine addizionate con lieviti chimici, sbiancate, impastate con grassi saturi per agevolare la rotazione delle impastatrici, mettono a rischio il sistema immunitario, lo indeboliscono e, se i prodotti vengono consumati in elevate quantità per lungo tempo, portano alla moltiplicazione anomala delle cellule, che si traduce nella comparsa di un tumore.
Dobbiamo rinunciare a preparare il pane, la pasta, i dolci? No ma possiamo innanzitutto utilizzare accorgimenti a partire da quando ci rechiamo al supermercato per acquistare la farina. Quando prendiamo in mano un pacco di farina, dobbiamo leggere bene le etichette dei prodotti per capire quali ingredienti vi sono all’interno, privilegiando, per il nostro acquisto, le farine integrali e ai cereali, di colore tendente al marrone e non al bianco. Più la farina è bianca più vuol dire che è stata raffinata e ha subito processi chimici che ne hanno alterato lo stato.
Alla farina bianca possiamo acquistare in alternativa la farina di farro, la farina di orzo, quella di segale e tutte le farine macinate a pietra, che mantengono una percentuale di crusca più alta. Molto bene la farina di grano saraceno e la farina di quinoa, naturalmente prive di glutine.
Da qualche giorno è stato dato il via ufficiale al progetto che dovrà creare un…
Lo svapo è una pratica che, ormai da anni, è entrata a far parte della…
Nell’immaginario collettivo l’ulivo è un albero millenario, abituato a vivere in zone mediterranee calde e…
Esiste nell'essere umano un'attrazione istintiva verso l'ignoto che spesso sfocia nella scelta di capire gli…
Il controllo di gestione rappresenta un elemento strategico nell'ambito aziendale, mirato a valutare il raggiungimento…
Nell'ambito della salute riproduttiva, l'alimentazione svolge un ruolo cruciale, tanto per le donne quanto per…