Mangiare un mango intero: ecco le conseguenze

Il mango è un frutto tropicale, esso si presenta con una forma allungata. Ogni varietà esistente presenta un peso variabile, ma in linea i massima peso almeno tra i 300 e 500 grammi, ma ne esistono anche di più pesanti.

Il mango indiano è quello più comune e ha buccia non troppo spessa, è liscia, di colore giallo scuro, arancione o tendente al rossastro, quando è acerbo è verde. Questa varietà è liscia, ma altre possono essere ricoperte da peluria. La polpa è di colore giallo-arancio, è abbastanza compatta e anche croccante, ma ad ogni modo la consistenza varia con la maturazione, più è maturo e più sarà morbido. Al centro del frutto, posizionato tra la polpa vi è un seme, abbastanza grande, dalla forma appiattita e allungata, che non si separa molto facilmente dalla polpa. Il gusto è abbastanza dolce, quando è maturo, con delle note acidule.

Composizione nutrizionale del mango

Il mango, essendo un frutto fresco, ha come costituente principale l’acqua. Ovviamente oltre l’acqua sono presenti molti nutrienti dalle notevoli proprietà benefiche.

Molto abbondanti è la vitamina C, l’acido ascorbico contenuto è superiore rispetto al quantitativo di vitamina A, anche se comunque è presente in livelli abbastanza elevati, molto abbondanti anche il betacarotene, la luteina e la zeaxantina.

Il mango è molto ricco in polifenoli, che sono poi anche i principi attivi maggiori del frutto. Tra i polifenoli, i più abbondanti sono la quercetina, l’acido gallico, l’acido caffeico, le catechine, il kaempferolo, la mangiferrina, i tannini e gli xantoni.

Le proteine sono presenti in piccolissime quantità, in più sono a basso valore biologico, non forniscono amminoacidi essenziali.

Abbastanza ricco di acidi grassi, in particolar modo acidi grassi omega-3 e omega-6, ottimi per la nostra salute.

Per quanto riguarda i carboidrati, gli zuccheri sono abbondanti, in particolar modo il fruttosio, molto abbondanti anche le fibre.

Per quanto riguarda i sali minerali, il più abbondante è il potassio, a differenza di altri frutti, il mango, non apporta molti minerali.

Il mango è calorico? Se ne può mangiare uno intero?

Il mango, come tanti altri frutti, ha un apporto calorico medio-elevato, apporta pressoché lo stesso quantitativo di calorie apportate dai frutti autunnali tipici del nostro Paese, come ad esempio i cachi, l’uva, i mandarini ecc.

100 grammi di mango apportano circa 55 Kcal, la porzione consigliata, è generalmente 150-200 Kcal, dunque circa 90-120 Kcal. Di certo non è il frutto meno calorico esistente, ma nulla vieta il suo consumo, senza esagerare.

È da assumere con parsimonia nel caso si sia affetti già da obesità grave, diabete mellito tipo 2 e ipertrigliceridemia, dato che apporta molto fruttosio. Apporta molte energie.

Dunque, il nostro consiglio è quello di evitare di mangiare un mango intero, anche perché generalmente è un frutto di grandi dimensioni, le calorie e gli zuccheri apportati sarebbero molti elevati, meglio consumarne piccoli quantitativi.

Come mangiare il mango

Il mango, in Italia, è consumato prettamente fresco, ma, molto consigliato, anche come un ingrediente di succhi, frullati, centrifugati, ma anche per delle macedonie, per produrre dei dolci, gelati, granite, dunque lo si utilizza principalmente crudo. In altri paesi, invece, lo si utilizza molto anche cotto, abbinato sia a pietanze salate che dolci.

Mango e regime alimentare

Il mango, non contiene né lattosioglutine, e non apportando moltissime calorie, lo si può inserire in vari regimi alimentari, tranne, ovviamente, in caso di allergia, patologie metaboliche od obesità.

Lo si può consumare anche abbastanza frequentemente, ovviamente senza esagerare nelle porzioni, in quanto non ha particolari controindicazioni. E’ molto importante limitare il suo consumo in caso di diabete, dato che il fruttosio è uno zucchero facilmente assimilabile, per cui può determinare un aumento della glicemia.

È da evitare in caso di iperuricemia, dato che l’eccesso di fruttosio, tende a far diminuire l’escrezione di acido urico attraverso le urine, favorendone l’accumulo nel sangue e di conseguenza è maggiore il rischio che si sviluppino i calcoli biliari.

L’allergia al mango, pur non essendo molto frequente, è principalmente dovuta al consumo del frutto senza togliere la buccia, per questo motivo sarebbe meglio non consumarla, potrebbe determinare dermatiti allergiche nei riguardi di labbra, gengive e lingua.

Essendo ricco di potassio ha un’azione benefica sulla pressione sanguigna, stimola la diuresi e di conseguenza verranno eliminate le tossine accumulate. Grazie alla presenza di fibre, ha un elevato potere saziante, e benefico nei confronti dell’intestino, previene e allevia la stitichezza. Ha, inoltre, un’azione benefica nei riguardi del colesterolo cattivo, molto consigliato anche come antitumorale.

 

Filippo Lisuzzo

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