Mangiare cachi fa bene o male? Ecco la verità

I cachi sono degli alberi da frutto di origini asiatiche. Essi appartengono alla famiglia delle Ebenaceae. Il frutto di questa pianta è il caco, una bacca dalla forma sferica dal colore giallo-arancio, con una polpa morbida e gelatinosa, nella polpa sono racchiusi dei semi. Alcune varietà di caco, invece, non contengono il nocciolo e presentano una polpa più compatta e croccante, come ad esempio nel caso del caco mela o del caco vaniglia.

Nonostante questa albero da frutto sia tipicamente asiatico, oggigiorno è molto coltivato in molti altri paesi, anche in Italia, in alcune regioni più di altre. Tra le regioni in cui se ne coltivano di più sono da citare l’Emilia Romagna, la Sicilia, la Campania.
Si tratta di un frutto molto ricco di nutrienti, tutti benefici per il nostro organismo. I benefici che essi apportano li vedremo in seguito.

Composizione chimica del caco, fa ingrassare?

I cachi non possono essere considerati frutti dietetici, essi apportano circa 70 Kcal per 100 grammi di prodotto. Il loro costituente principale è l’acqua, seguita dagli zuccheri, le fibre, le proteine e i grassi sono presenti in quantitativi inferiori. Non esiste un alimento che faccia ingrassare o dimagrire magicamente, mangiare un quantitativo adatto di cachi non vi farà ingrassare, se invece ne abusate, è molto probabile un aumento di peso.

Tra i sali minerali quelli maggiormente presenti sono il potassio, grazie al quale i cachi hanno un elevato potere diuretico, il fosforo, il magnesio, il calcio e il sodio. Presenti solo in tracce il selenio e il manganese.

Per quanto riguarda li vitamine, la vitamina C è abbastanza elevata, il suo contenuto varia a seconda dello stato di maturazione del frutto, quindi non è uguale in tutti i frutti.
I cachi sono anche ricchi composti antiossidanti, di betacarotene, precursore della vitamina A. Inoltre, sono presenti dei pigmenti, come il licopene e le xantine, che aumentano l’azione antiossidante di questo frutto.

Il cachi, quando è acerbo, è ricco di tannini, dalle elevate proprietà astringenti. Man mano che aumento lo stato di maturazione, il quantitativo di tannini presenti tende a ridursi, e aumentano, invece, il quantitativo di zuccheri, principalmente il fruttosio e il glucosio.

I cachi fanno bene o fanno male? Ecco i loro benefici

  • Energizzante naturale
  • Apporta benefici al cuore, diminuendo il rischio di patologie cardiovascolari
  • Azione antiossidante
  • I cachi riducono il colesterolo cattivo e i trigliceridi
  • Proteggono la salute degli occhi
  • Apportano benefici per la pelle
  • Riducono i postumi di una sbornia e rallentano l’assorbimento e il metabolismo dell’alcool.

Quindi mangiare i cachi fa molto bene alla salute, ovviamente è importante non esagerare perché un eccesso non è mai consigliato per nessun alimento. Possono avere delle controindicazioni di cui parleremo a fine articolo.

Come mangiare i cachi?

I cachi sono frutti che si consumano quando sono completamente maturi, se consumati quando sono ancora acerbi, essendo ricchi di tannini, risulterebbero allappanti al palato.

I cachi sono dei frutti ottimi da consumare freschi, ma possono essere utilizzati anche in tanti altri modi, ad esempio si possono aggiungere a dei frullati, a delle centrifughe, data la loro consistenza gelatinosa possono essere utilizzati per preparare degli ottimi budini, delle marmellate, creme e dolci.

Quando si ha a disposizione un albero di cachi, si possono utilizzare anche le foglie per preparare una tisana dall’ottimo potere digestivo.

Come conservarli

I cachi a temperatura ambiente subiscono una maturazione molto veloce, per cui per evitare che diventino troppo maturi, e di conseguenza molle, sarebbe meglio conservarli in frigorifero. Altri modi per conservarli sono essiccarli oppure congelarli, in questo modo potranno essere conservati per periodi di tempo molto più lunghi.

Controindicazioni

I cachi non presentano particolari controindicazioni, non sono molto consigliati quando si è affetti da diabete, dato che contengono molti zuccheri, ma se consumati quando non sono del tutto ancora maturi e senza abusarne, non avranno particolari effetti negativi. Stesso discorso per persone in sovrappeso od obese, dato l’elevato quantitativo di zuccheri semplici, facilmente assimilabili, sarebbe meglio non esagerare nel loro consumo.

 

Filippo Lisuzzo

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