Di che animale è la trippa? La risposta è sconvolgente

Quando si parla di trippa ci si riferisce ad un prodotto alimentare di origine animale. La trippa rientra nel quinto quarto degli animali macellati e, volendo essere più precisi, la trippa appartiene al gruppo delle frattaglie.

La domanda a cui cercheremo di dare una risposta in questo articolo è da quale animale si ottiene la trippa. Dopo aver fornito una risposta al quesito andremo anche a vedere quali sono le caratteristiche nutrizionali di questo prodotto.

Di che animale è la trippa? La risposta è sconvolgente

La trippa è un prodotto alimentare di origine animale. Specificamente è lo stomaco dei bovini o dei suini. Tra tutti gli animali macellati, il prodotto migliore lo si ottiene utilizzando il rumine del manzo.

Cos’è il rumine? Quando si parla di rumine si parla semplicemente di uno dei quattro stomaci dei ruminanti. Il rumine è il primo dei quattro stomaci degli animali ruminanti. Oltre al rumine anche gli altri tre stomaci dei ruminanti possono essere consumato a scopo alimentare, anche se prendono nomi differenti. Ad esempio l’abomaso, un altro degli stomaci dei ruminanti, quando lo si cuoce è chiamato lampredotto e non come trippa. E’ un piatto tipicamente consumato nel nord Italia.

La trippa è un alimento consumato sin dai tempi antichi, rientra nelle frattaglie, dunque è anche molto economica da acquistare, molto apprezzata, perché a differenza di ante altre frattaglie non ha un sapore sgradevole, oltretutto è anche un alimento ipocalorico. Le ricette in cui essa è utilizzata sono svariate, dipende molto dai gusti.

Come consumare la trippa?

La trippa, prima di essere adatta al consumo, necessita di alcune operazioni preventive, essa, infatti, non può essere direttamente consumata dopo la macellazione dell’animale. Quella che si trova comunemente in commercio, è già pronta al consumo, generalmente. Ora vedremo quali sono queste fasi che precedono il consumo.

Come prima cosa si procede alla macellazione dell’animale, a seguito di questa operazione si pratica un’apertura sull’animale in modo da poter prelevare il rumine. A questo punto il rumine deve essere sottoposto a raschiatura e un lavaggio molto accurato.

Dopo il lavaggio è consigliata una precottura all’interno dell’acqua calda. La precottura può anche essere facoltativa, ma si consiglia questa operazione, in modo che la cottura vera e propria che avverrà successivamente sia più breve, e la trippa si cuocerà meglio e in tempi minori.

Dunque, per la trippa, affinché possa essere considerata di buona qualità, ma anche organoletticamente gradevole deve essere prodotta seguendo tutte le fasi appena descritte. Queste fasi possono essere schematizzate così come segue:

Soppressione e macellazione dell’animale, principalmente suini o bovini
Separazione dei visceri
Separazione del rumine dal resto del tubo digerente
Svuotamento gastrico
Lavaggio molto accurato
Separazione della mucosa
Sgrassatura con acqua e aceto
Precottura, raffreddamento ed eventuale congelamento qualora non si debba consumare al momento stesso della preparazione

Caratteristiche nutrizionali

Spesso il nome “trippa” ci fa pensare ad un alimento molto grasso e quindi da abolire dalla propria alimentazione. In realtà è il contrario, la trippa non è assolutamente grassa e calorica, rientra tra gli alimenti ipocalorici, dunque può essere anche consumata mentre si è a dieta.

Ciò che si può dire della trippa, è che non è un prodotto facilmente digeribile, non a causa dei lipidi presenti, che sono relativamente pochi, ma la difficoltà di digestione sembra essere attribuibile alla composizione e alla struttura dei suoi tessuti proteici.

C’è anche il fattore condimento che influenza la digeribilità della trippa, quando vengono aggiunti grassi come condimento la sua digeribilità diventerà ancor peggiore. Meglio preferire cotture e condimenti semplici e leggeri.

Le proteine che sono contenute nella trippa sono ad alto valore biologico. Non apporta le fibre, non apporta nemmeno carboidrati, e sembrerebbe non apportare neanche il colesterolo.

Il suo costituente principale è l’acqua, e oltre ai macronutrienti apporta anche micronutrienti.

Tra i sali minerali quelli più abbondanti nella trippa sono il ferro, fondamentale per il nostro organismo, tra le vitamine, invece, sono apportate tutte le vitamine del gruppo B, come a esempio la tiamina, la riboflavina, la niacina insieme a tante altre.

Come ultima cosa, la trippa contiene quantitativi elevati di purine, molecole indesiderate in alcuni casi, ad esempio in soggetti affetti da iperuricemia e gotta.

Filippo Lisuzzo

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