Esistono verdure che fanno male? A questa domanda, si deve rispondere considerando tanti fattori, come per esempio le allergie. Per quanto riguarda gli aspetti non soggettivi, è bene ricordare che alcuni alimenti di origine vegetale possono provocare effetti collaterali. Scopriamo assieme quali sono e come proteggersi.
Quando si parla delle verdure che fanno male, un doveroso cenno deve essere dedicato agli spinaci. Ricchi di antiossidanti e di acqua, possono rivelarsi pericolosi per la salute epr via dei nitrati presenti nei fertilizzanti chimici e che vengono assorbiti dal prodotto.
Tra le principali fonti di amido, le patate vanno conservate con molta attenzione. Farlo significa tenerle lontano dalla luce e dall’umidità. Il rischio, in caso contrario, è quello di veder aumentare la presenza di solanina, un alcaloide glicosidico tossico che, quando ingerito ad alte dosi, può provocare disturbi gastrointestinali.
I cavoli dovrebbero essere assunti sotto stretto controllo medico nei casi in cui si soffre di problematiche alla tiroide. Queste verdure crucifere, veri e propri scrigni di sostanze nutritive benefiche, possono infatti interferire con l’assorbimento dello iodio.
Le melanzane, esattamente come le patate, appartengono alla famiglia delle Solanaceae. Per questo, andrebbero sempre consumate cotte onde evitare di assumere solanina (i pericoli, li abbiamo ricordati sopra).
I peperoni andrebbero consumati con moderazione. Il motivo? La presenza di capsaicina nella buccia – si tratta del principio attivo che provoca la termogenesi e che influsice positivamente sullo smaltimento delle calorie – che può renderla poco digeribile. Il problema si risolve rapidamente sbucciandoli.
Quando si parla dei legumi, tra le principali raccomandazioni chiamate in causa rientra quella di metterli in ammollo in acqua e di cuocerli. Bene: tutto questo per le fave non vale. Si tratta infatti dell’unico legume che può essere consumato crudo. Attenzione, però: prima di metterle nel piatto, è bene assicurarsi di non essere allergici (il favismo è un problema che riguarda il 3% circa della popolazione italiana).
Discutere di verdure che possono fare male significa, per forza di cose, dedicare un cenno ai funghi. Non ci sono indicazioni definitive su quali fanno male e quali no: i dettagli di cui tenere conto quando li si ha davanti sono troppi. Per questo, prima di mangiarli è opportuno rivolgersi a un esperto. Non dimentichiamo poi che, quando si parla di funghi anche non dannosi, la cellulosa può rendere difficile la digestione. Per questo, è bene consumarli comunque con moderazione.
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