Il caffè d’orzo fa davvero bene? La verità che pochi conoscono

Il caffè d’orzo è una delle bevande alternative più conosciute e distribuite in tutti i bar e ristoranti in Italia. È il sostituto più conosciuto rispetto al caffè tradizionale. L’orzo è un cereale, con moltissime proprietà salutari per l’organismo. Rispetto al caffè tradizionale, ha meno effetti collaterali per il corpo. Non possiede le stesse caratteristiche e sicuramente non è energizzante come il caffè classico. L’assenza di caffeina nella bevanda a base di orzo, non dà l’effetto eccitante ma allo stesso tempo non infiamma i tessuti come accade con il caffè tradizionale.

Quest’ultimo, sia per la tostatura, sia per la presenza di caffeina sia per il suo alto potere infiammatorio, è da consumare con parsimonia all’interno della giornata. L’ideale sarebbe non consumarlo ogni giorno: sembra banale ma anche solo un caffè al giorno sono 365 caffè in un anno. Davvero tanti. Alternarlo con il caffè d’orzo è un’ottima soluzione che aiuta il fisico e allieta il palato.

Il caffè d’orzo fa davvero bene? La verità che pochi conoscono

Il caffè d’orzo rimane una bevanda a base di orzo tostato e come tutti gli ingredienti con tostatura, vanno utilizzati in giuste dosi. La tostatura riscalda la natura degli alimenti e porta calore all’interno dell’organismo. È sconsigliato consumare spesso cibi tostati per chi ha infiammazioni intestinali, stipsi o diarrea, gonfiore di pancia, meteorismo. Il caffè d’orzo rimane comunque una bevanda più salutare del caffè tradizionale che presenta tutti i vantaggi del cereale con cui è creata.

L’orzo è ricco di amido, uno zucchero semplice che il nostro corpo assimila facilmente dandoci subito una carica di energia. Non è la scossa elettrica che dà la caffeina ma una graduale e migliore infusione di energia. Contiene una sostanza in grado di rallentare l’assorbimento dei carboidrati, tenendo quindi a bada il tasso glicemico presente nel sangue. Il caffè d’orzo contiene, seppur in piccola quantità, vitamine A, B, E, PP e diversi sali minerali che lo rendono un’ottima bevanda per partire al mattino. Può essere consumato anche da chi soffre di colesterolo, perché non contiene grassi.

Caffè d’orzo: bevanda antica

Quello che noi crediamo essere un’invenzione di pochi secoli, fonda le sue radici in epoche molto antiche. La bevanda a base di orzo è stata una delle più utilizzate nell’antichità.
Già nel 400 a. C., Ippocrate la citava nei suoi testi e citava le sue virtù. Si nutriva, assieme ai suoi allievi di un decotto d’orzo che lo aiutava a sentirsi più energico durante le attività giornaliere, favorendo la concentrazione allo studio. Quella fu una delle prime intuizioni che verrà confermata dalla medicina di oggi, circa 2000 anni dopo. Anche il popolo romano faceva largo uso di questa bevanda. Soprattutto i gladiatori e i combattenti erano costantemente nutriti di orzo e bevande che ne derivano, proprio perché acceleravano il recupero muscolare nel dopo battaglia.

Filippo Lisuzzo

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