Mangi pasta scotta? Ecco cosa può accaderti…

La pasta scotta piace oppure no? Dipende dal Paese in cui si ritrova. Noi italiani amiamo la pasta al dente o leggermente un po’ più cotta ma comunque di sicuro non scotta. La pasta è alla base della cucina del Bel Paese ed è difficile trovare qualcuno che la odi.

Mangiare la pasta scotta ha comunque un impatto interessante sull’organismo umano. Perchè è meglio non esagerare nella cottura? Secondo alcuni studi, sembra proprio che sia meno digeribile della sua variante al dente.

Cosa succede se mangi pasta scotta?

Se mangi pasta scotta forse non hai considerato un piccolo dettaglio: maggiore è la cottura della pasta, più basso sarà il valore delle proprietà nutritive dell’alimento. La ricerca a cui abbiamo appena fatto accenno ha dimostrato infatti che una cottura eccessiva della pasta può provocare problemi gastrici e contenere anche un indice glicemico più alto. Che cosa comporta? Un aumento di zuccheri di sicuro, ma anche l’impossibilità di fare affidamento al senso di sazietà prolungato che viene regalato solo dalla pasta al dente.

Se vuoi perdere peso, dovresti quindi evitare di cuocere troppo il piatto di pastasciutta che preferisci e la stessa attenzione va prestata da chi soffre di diabete. In entrambi i casi, gli esperti consigliano di consumare pasta al dente. Una cottura media sarà sempre l’ideale e non implica tra l’altro il rimescolamento continuo della pietanza mentre si trova ancora nella pentola.

Ci si può orientare infatti con la dicitura già presente sul pacco di pasta di nostra scelta, che indicherà quanti minuti occorrono per una cottura al dente. Se mangi pasta scotta già da molto tempo, potrebbe esserti difficile apprezzare quella al dente. In questo caso è meglio procedere per gradi, in modo che il palato possa abituarsi al cambiamento.