Sai riconoscere tutte le piante commestibili, anche quelle selvatiche? Con l’arrivo della primavera, sinonimo di verde e fiori, possiamo arricchire i nostri piatti con ortaggi inaspettati. In campagna, ma anche in città, è impossibile non accorgersi della rinascita, che si ripete ogni anno con una festa di colori. È questo il momento perfetto per andare a cercare spunti per le nostre ricette. Nei campi e negli orti si possono trovare un sacco di piante che crescono in modo spontaneo, assieme a quanto è stato seminato prima dell’inverno. I meno esperti potrebbero classificarle come erbacce. In realtà, forse non tutti sanno che si tratta di veri e propri tesori, ricchi di sali minerali, vitamine e altri nutrienti preziosi.
Ci sono diverse piante commestibili che crescono spontaneamente in Italia. A seconda del clima e della stagione, possiamo trovare specie diverse con cui arricchire non solo le nostre insalate, ma anche frittate o risotti. Se avete un orto, sicuramente vi sarete imbattuti nella Portulaca o Porcellana. Si tratta di una pianta che cresce in estate e autunno e le foglie asprigne, ricche di omega-3, si possono includere nella misticanza. Lo stesso vale per l’Acetosa, ottima anche lessata o in aggiunta a minestre e torte salate. Le sue foglie asprigne possono essere raccolte tra marzo e aprile.
Un’altra pianta molto diffusa è il Farinello comune, anche chiamato Spinacio selvatico. Le parti commestibili non sono solamente le foglie, ma anche i germogli e perfino i semi. Nelle zone umide, invece, si può trovare il Luppolo selvatico. Se ne raccolgono i freschi germogli primaverili per consumarli, dopo averli bolliti, ripassati in padella. Ottimi come ingrediente per torte salate o frittate. Da non confondere con gli Asparagi selvatici, che crescono in climi mediterranei. I saporiti germogli, raccolti all’inizio della primavera, si possono preparare come gli asparagi che troviamo in commercio. La Tifa o Stiancia, invece, è una pianta acquatica di cui si mangiano sia gli steli, nella parte alla base della pianta, che i rizomi.
Per gli amanti dei sapori persistenti consigliamo l’Aglio orsino, i cui fiori a forma di stella bianca sono utilizzati per arricchire salse. Anche le foglie e il bulbo sono gustosi, rivelandosi utili per condire una miriade di piatti, compresi i formaggi. Un’altra pianta di cui si mangia ogni parte è il Tarassaco, diffuso praticamente ovunque. Arricchite le insalate non solo con i boccioli o i fiori già aperti, ma anche con le foglie raccolte prima della fioritura. Queste possono essere utilizzate anche come contorno, oppure in aggiunta a preparazioni più complesse.
Dal giallo passiamo al viola, anzi alla Malva. Anch’essa è interamente commestibile, ed è considerata per una moltitudine di proprietà fitoterapiche. Aggiungete i fiori all’insalata per creare un gioco di contrasti. Per chiudere il pranzo in bellezza, o per una ricca merenda, non dimenticate di raccogliere i delicati fiori di Robinia. Il loro profumo dolce e zuccherino è perfetto per preparare le frittelle, ma vi sorprenderanno anche in un raffinato risotto.
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