La pressione arteriosa è tra le condizioni che dobbiamo sempre tenere sotto controllo. Stili di vita, malattie e altre situazioni possono portarci soffrire di pressione alta, patologia che può portare gravi conseguenze. Ma quand’è che possiamo parlare di ipertensione? Quali sono i valori oltre i quali non bisogna andare e che, una volta superati, devono preoccuparci? Facciamo chiarezza!
Soffrire di pressione alta è una condizione che riguarda moltissimi italiani. Uomini e donne che giorno dopo giorno si ritrovano a fare i conti con i problemi che ne derivano. Cominciamo, però, a definire i valori da ritenere normali che sono inferiori o pari a 120 mm/Hg per la sistolica (massima) e 80 mm/Hg per la diastolica (minima). La pressione alta, invece, si verifica nel momento in cui il valore massimo è maggiore o uguale a 140 mm/Hg e il valore minimo maggiore o uguale a 90 mm/Hg.
Naturalmente più si alzano questi valori, più si innalzano i livelli di pericolosità della pressione alta. Valori compresi tra 140 e 159 mm/Hg per la massima e tra 90 e 99 per la minima identificano un’ipertensione di I stadio. Con valori, rispettivamente, superiori a 160 mm/Hg e 100 mm/Hg si parla di ipertensione di secondo stadio. Ci troviamo in una condizione di crisi ipertensiva nel momento in cui la pressione sistolica supera i 180 mm/Hg e quella distolica i 110 mm/Hg.
Ricordiamo che anche i momenti in cui misuriamo la pressione possono andare ad influenzare i valori riscontrati. Questi, infatti, risultano essere più alti durante le prime ore del giorno e subito dopo l’attività fisica. Non è un caso se i principali problemi legati all’ipertensione si manifestano quasi esclusivamente di mattina. La notte, invece, i valori scendono di una percentuale importante, pari anche al 20%.
Se è vero che, almeno nella sua fase iniziale, la pressione alta non causa particolari problemi perché i valori non vanno di molto al di là rispetto a quelli normali, man mano che questi crescono assistiamo ad una serie di sintomi che non dobbiamo assolutamente sottovalutare. Non è un caso se proprio l’ipertensione viene definito come un killer silenzioso capace di portare a conseguenze irreparabili senza quasi che ce ne accorgiamo.
Pensate che chi ha la pressione alta ha un grande mal di testa? Errato! Non è questo uno dei sintomi principali che si manifesta, invece, nei casi più gravi e sulla scia di un quasi ictus. L’ipertensione, poi, porta una serie di sintomi che possiamo riconoscere facilmente. Vediamoli un po’ più da vicino.
Per concludere, nel momento in cui la nostra pressione arteriosa supera un livello pari a 140/90 è altamente consigliato rivolgerci al nostro medico di famiglia. Meglio recarsi in ospedale con valori di 180/110 mm/Hg. Le donne in gravidanza, infine, dovranno chiamare il medico con valori superiori a 140/90 mm/Hg.
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