Cosa succede se mangio frutta ossidata? Ecco le conseguenze

La frutta è un elemento immancabile durante i nostri pasti. Buona per un frullato, o per della semplice macedonia fatta di frutta fresca. Ma cosa succede se la frutta si ossida? Cosa può succedere al nostro corpo se la ingeriamo? Vediamo insieme!

Cosa può succedere?

Mangiare frutta ossidata non comporta gravi rischi al nostro organismo, sicuramente le proprietà che presenta quel determinato frutto, una volta ossidato, saranno limitate. La parte scura della frutta non fa male, ma l’eccesso di ossigeno aiuta la formazione di una patina batterica sulla superficie, e di conseguenza, ne accelera sia la decomposizione sia la fermentazione. Ciò accade quando conserviamo il frutto in una maniera sbagliata: avviene un processo chimico che è nocivo per molti nutrienti, vedremo ad esempio la trasformazione di una mela che diventerà marrone o ammaccata, poiché sarà esposta all’aria o tagliata male. L’ossidazione è un processo chimico naturale che si verifica nelle cellule viventi.  Quando la pelle di un frutto viene tagliata, le pareti cellulari e le membrane vengono ridotte, consentendo all’ossigeno di entrare dentro di esse. Continuando a prendere in esame la mela, anche se quest’ultima si ossida, non procurerebbe problematiche qualora noi la ingerissimo, ma il suo sapore cambierà drasticamente, lasciandoci un sapore amaro nella nostra bocca. Ma non sempre accade questo.

Conseguenze

Nello specifico, la prima conseguenza dell’ossidazione è la comparsa dei radicali liberi, correlati ad un peggioramento della salute umana, e di conseguenza il loro consumo deve essere limitato. Sebbene non vi siano prove chiare secondo cui il consumo di frutta ossidata sia un fattore di rischio, ma è fortemente sconsigliato il consumo onde evitare problematiche. Di particolare importanza è che l’ossidazione è un processo a catena: una volta avviata accelera fino ad arrivare a coinvolgere tutte le sostanze suscettibili a questa reazione chimica. I frutti più inclini a questo processo sono le mele e l’avocado. 

Come evitare o rallentare questo processo?

Le basse temperature rallentano il processo dell’ossidazione delle vitamine. Conservare i frutti in frigorifero li protegge dall’esposizione alla luce e rallenta il tasso di perdita di nutrienti, anche se l’ossidazione continua. Se ad esempio, acquistiamo frutta fresca, è fortemente consigliato di consumarla in pochi giorni, per sfruttare il suo maggiore valore nutrizionale o, qualora non dovessimo consumarla in tempi brevi, è consigliato congelarla. Il calore, l’acqua e l’ossidazione sono i tre nemici principali delle vitamine e dei minerali. Più un frutto si troverà a contatto con la luce e con l’aria, meno vitamine si avranno.

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