Perchè il panino di Burger King ammuffisce? Ecco la risposta

Il cibo “vero”, senza conservanti, ammuffisce dopo alcuni giorni: questo è il messaggio che è stato mandato nello spot con il Whopper ammuffito di Burger King.

Che aspetto ha il cibo genuino se viene lasciato per un mese su un piedistallo in un ambiente al chiuso? La risposta sembra banale: un aspetto deteriorato, reso con molta probabilità poco invitante dalla muffa.

Se a mostrare questo semplice concetto è però una catena di fast food l’effetto è sorprendente. Ecco infatti che la campagna pubblicitaria del Whopper ammuffito di Burger King è subito diventata virale.

Perchè il panino di Burger King ammuffisce? Ecco la risposta

Il messaggio che l’azienda vuole trasmettere con la campagna pubblicitaria #NoArtificialPreservatives è molto semplice ma di impatto. All’inizio dello spot “The Moldy Whopper”, si può vedere un panino di Burger King dal perfetto aspetto, ma, verso la fine, è mostrato lo stesso panino dopo 34 giorni quando di quella appetitosa immagine non c’è più traccia: quel che si vede è un Whopper ammuffito.

Nello spot, come anche nell’out of home advertising, inoltre, il tutto è rafforzato da un ossimoro: l’immagine sgradevole del Whopper ammuffito di Burger King e la parola «bellezza». «The beauty of no artificial preservatives» è infatti lo slogan della campagna pubblicitaria lanciata da Burger King negli Stati Uniti.

Il Whopper ammuffito di Burger King sarebbe, così, la prova che gli ingredienti utilizzati per realizzare i panini sono naturali, senza conservanti o aromi artificiali e senza coloranti.

Con il lancio di questa campagna pubblicitaria Burger King ha annunciato che questi elementi al momento sono stati eliminati dai menu di 400 ristoranti americani per essere tolti anche dai menu degli altri ristoranti dell’azienda negli USA entro la fine dell’anno. La decisione di rimuovere i conservanti artificiali dalla proposta culinaria di tipo fast food, comunque, non è stata lanciata per la prima volta da Burger King.

La campagna pubblicitaria è stata studiata meticolosamente e non è stato semplice realizzarla. Come ha affermato il global chief marketing officer di Restaurant Brands International, Fernando Machado, per trovare le immagini migliori sono state fatte varie prove, lasciando ammuffire vari Whopper per tempi differenti in diversi luoghi (Svezia, Miami, Spagna).

Lo spot – Video

Filippo Lisuzzo

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