Un giro di pochi km ma, invece, ne percorrono 300. Con il conducente ubriaco.
È l’incredibile scoperta fatta dagli agenti della Polizia stradale di Ravenna che, a metà luglio, hanno fermato un’auto Suzuki Swift che procedeva zigzagando.
Bottiglie di vino in auto e scarsa lucidità
Un comportamento evidentemente sospetto, così, i poliziotti hanno proceduto a un controllo e hanno scoperto che il comportamento dei tre a bordo non era, esattamente, del tipo virtuoso.
In auto bottiglie di vino vuote e un’altra che, a quanto sospettano gli agenti, il conducente stava consumando mentre guidava. L’uomo, difatti, non era il ritratto della lucidità: diceva cose sconnesse, il suo equilibrio era precario e l’odore di alcol molto forte. Vi era il ragionevole sospetto che fosse ubriaco fradicio.
Da qui l’accertamento con l’apposito strumento che ha rilevato la presenza nel sangue di un tasso alcolemico pari a 2,24 grammi per litro. Un valore sostanzialmente elevato, da far accapponare la pelle in relazione alle possibili conseguenze. La vicenda è così stata raccontata su ravennatoday.it, facendo in poco tempo il giro del web e venendo catalogata come notizia surreale. Ma, invece, incredibilmente, vera.
Direzione Novara, ma finiscono a Ravenna
Dal racconto dei tre – due uomini e una donna, di nazionalità italiana – gli agenti sono riusciti a capire che il terzetto era partito alle 2 di notte dal Milanese per dirigersi nei pressi di Novara. Un viaggio di pochi km. Invece ne hanno percorso oltre 300, arrivando fino a Casalborsetti, nel Ravennate. Fortunatamente senza causare incidenti.
Ma per il conducente è scattata immediata la denuncia per guida in stato di ebbrezza, ritiro contestuale della patente e sequestro amministrativo del veicolo.
C’è da chiedersi se dopo questi provvedimenti i tre abbiano imparato la lezione e abbiano compreso l’importanza di un comportamento corretto in auto, che prevede anche il mettersi alla guida sobri e in condizioni di perfetta lucidità mentale. Perché ne va della propria e altrui sicurezza.