Sì, ci sono anche loro: Calimero, Puffetta, Goku, Homer, Sailor Moon, Holly, l’ispettore Gadget, Lady Oscar e Pollon tra i candidati alle prossime elezioni regionali.
Il “Partito animato” per “Orazio presidente”
La loro lista è quella del “Partito animato” con “Orazio presidente”. Se vi sembra di non averlo mai sentito nominare è perché, difatti, non esiste.
E loro, i candidati alla carica di consigliere, non sono altro che i personaggi di famose serie animate degli anni Ottanta ma anche un po’ più recenti. I loro slogan? Del tutto attuali.
Pensate a Puffetta che propone “Pari diritti per tutte le quote rosa”, o a Lady Oscar, rosa di Versailles, donna vestita da uomo e con incarichi (per l’epoca) da uomo, che parla di “genitore 1 genitore 2”, prendendo in prestito uno slogan di una campagna del movimento lgbt per i diritti civili. Poi ancora a Homer che dice “bevi in modo responsabile”. E che dire di un nerissimo Calimero che, con la solita espressione corrucciata e malinconica, dice “Prima gli italiani“?
La notizia non è una fake news: i cartelloni pubblicitari sono realmente comparsi in giro per la città di Caserta e la leader FdI Giorgia Meloni ci si è fatta pure un selfie. Quindi la notizia è vera. Sono i candidati a essere finti. È invece vero il fatto che si tratti di una campagna ideata ad hoc, non di tipo elettorale ma inerente la comunicazione e il linguaggio della politica. Un esperimento sociale, insomma, ideato da una geniale agenzia, la “Ratio marketing, Communicatione & Events” con sede a Caserta.
Il marketing che funziona
Al link votaorazio.it si spiega il senso dell’iniziativa: “Ciao visitatore! Se sei arrivato fin qui probabilmente sei un nostalgico dei cartoni animati anni ’90 o sei un tipo molto curioso, che non si ferma alle apparenze. Ci teniamo innanzitutto a dirti grazie per aver preso parte al nostro piccolo esperimento. Volevamo solo dimostrare che, nel caos comunicativo a cui siamo continuamente esposti, con una giusta strategia di marketing sia ancora possibile stupire, meravigliare, far parlare di sé e perché no… strappare un sorriso!”.
C’è pure un “Nota bene” finale: “Nessun candidato è stato maltrattato per questa campagna“.