Mangiare frutta la sera fa male? La risposta della medicina

Sono tante le domande che è normale porsi quando si decide di migliorare la propria alimentazione. Tra queste, rientra l’interrogativo “Mangiare frutta la sera fa male?”. Nelle prossime righe di questo articolo, puoi trovare la risposta.

Mangiare frutta: perché è importante

Mangiare frutta è un vero toccasana per la nostra salute. Tra i motivi per cui non bisognerebbe mai dimenticarsi di farlo – i nutrizionisti consigliano di assumere ogni giorno 5 porzioni tra frutta e verdura – rientra l’importante apporto di fibre garantito dalla frutta. Inoltre, metterla in tavola è garanzia di assunzione di dosi adeguate di vitamine (antiossidanti e non solo).

Data questa doverosa premessa, non resta che capire cosa succede al corpo quando si mangia frutta prima, durante o dopo l’ultimo pasto della giornata.

Mangiare frutta a cena: cosa succede al nostro corpo?

Se stai leggendo questo articolo, molto probabilmente hai cercato informazioni su Google perché hai sentito dire che mangiare frutta la sera fa male alla salute. Bene: non c’è alcuna certezza scientifica in merito.

L’assunzione di frutta e verdura va distribuita nel corso della giornata. Se dopo cena si sente ancora un languorino, è molto meglio mangiare un frutto piuttosto che concentrarsi su snack ricchi di zuccheri o di salse caloriche.

Un’altra cosa che è importante sottolineare: non esistono frutti più adatti all’ultimo pasto della giornata. Bisogna infatti considerare diversi aspetti, a cominciare dagli alimenti – tipologia e apporto calorico – consumati durante l’ultimo pasto della giornata. Essenziale è tenere conto anche delle calorie degli altri pasti.

Un consiglio utile prevede il fatto, per esempio, di evitare la frutta dopo una cena particolarmente ricca di carboidrati, durante la quale si è mangiato pasta. Il rischio, in casi del genere e considerando che i carboidrati della frutta sono immediatamente disponibili, è quello di aumentare il carico glicemico.

Un altro trucco importante riguarda le situazioni in cui si assumono a cena fonti di ferro non eme – non facilmente assimilabile dall’organismo – come per esempio i legumi. In questi casi, può essere utile associare un frutto ricco di vitamina C, come per esempio il kiwi. Il motivo è legato al fatto che, grazie all’acido ascorbico, è possibile ottimizzare l’assorbimento del sopra citato minerale, fondamentale per la produzione del tessuto connettivo e dei globuli rossi.

Attenzione, però: l’assunzione esclusiva di frutta a cena non è la scelta giusta! Il motivo è molto semplice: un frutto non apporta tutti i nutrienti necessari a un pasto completo. Il rischio, così facendo, è quello di arrivare poco sazi alla fine della cena.

Elisa

Recent Posts

Tennis e Padel entrano ufficialmente negli eSports virtuali

Da qualche giorno è stato dato il via ufficiale al progetto che dovrà creare un…

1 settimana ago

Curiosità sulla sigaretta elettronica

Lo svapo è una pratica che, ormai da anni, è entrata a far parte della…

2 settimane ago

Come far crescere al meglio una piantina di olive? Ecco il trucco

Nell’immaginario collettivo l’ulivo è un albero millenario, abituato a vivere in zone mediterranee calde e…

3 settimane ago

L’irresistibile fascino suscitato ancora oggi dalla cartomanzia

Esiste nell'essere umano un'attrazione istintiva verso l'ignoto che spesso sfocia nella scelta di capire gli…

1 mese ago

Il Controllo di Gestione: cos’è e come funziona

Il controllo di gestione rappresenta un elemento strategico nell'ambito aziendale, mirato a valutare il raggiungimento…

2 mesi ago

Alimentazione e fertilità: Esiste una correlazione?

Nell'ambito della salute riproduttiva, l'alimentazione svolge un ruolo cruciale, tanto per le donne quanto per…

2 mesi ago