Gli cade la valigia in testa sull’aereo, trapianto di capelli compromesso

Una valigia che cade in testa cadendo dalla cappelliera dell’aereo non è mai, indubbiamente, una cosa piacevole. Ci si può anche fare molto male.

Ma che fatica sistemare le borse in quegli spazi ristretti e con gli altri passeggeri che premono per passare e accomodarsi al loro posto. Non tutti sono in grado di essere veloci e di collocare il proprio bagaglio in maniera idonea. E così può accadere che qualcuno di questi venga giù. Causando dei danni. Come sembrerebbe essere accaduto a un cittadino di Taranto di 37 anni.

Una storia incredibile quella emersa in questi giorni e riportata dalle testate pugliesi.

Valigia in testa e salta il trapianto

Di ritorno da un viaggio in Turchia, all’esito positivo di un trapianto di capelli avvenuto a Istanbul lo scorso novembre, prima che l’emergenza coronavirus ridimensionasse gli spostamenti, l’uomo, salito a bordo dell’aereo e chinatosi per prendere qualcosa, ha sentito un forte urto alla testa, proprio in conseguenza di una borsa caduta dalla cappelliera e che è andata a colpirlo proprio nella zona oggetto del recente intervento chirurgico per l’innesto dei bulbi piliferi.

L’uomo ha iniziato ad accusare dolore, le ferite sanguinavano. Si trattava, infatti, di ferite di un vero e proprio intervento chirurgico. Sistematosi alla meglio, ha fatto rientro in Italia, a bordo di quell’aereo della Turkish Airlines che ora è stato chiamato in causa dal 37enne per l’incidente.

Passati i mesi, infatti, si è reso conto che i capelli crescevano ovunque tranne nella zona colpita, pertanto si è rivolto a uno studio specializzato nel risarcimento danni, Studio 3A, chiedendo i danni alla compagnia aerea. Che però, per il momento, non ha risposto.

Turchia punto di riferimento per il settore tricologico

I trapianti di capelli in Turchia sono diventati una moda. Certo, il coronavirus avrà ridisegnato priorità e possibilità. Ma, prima che l’emergenza sconvolgesse il mondo, il Paese è riuscito ad accreditarsi quale vero e proprio riferimento internazionale per il settore tricologico grazie ai medici e professionisti specializzati e, soprattutto, ai prezzi accessibili derivanti dalla forte concorrenza sul mercato.

Con circa 3mila euro a Istanbul – dove sono presenti circa 350 cliniche per questi trattamenti – era possibile, perlomeno fino a qualche tempo fa, portarsi a casa la promessa di una nuova chioma. Sempre che, durante il viaggio, non cadesse in testa una valigia proprio sugli innesti dei bulbi.

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