Quando si dice la distrazione. L’esercito della Polonia è entrato in Repubblica ceca, ma solo per errore. Uno sconfinamento involontario etichettato sulla stampa come un’invasione. E no, non è accaduto in tempo di guerra ma giusto qualche mese fa.
Uno spiacevole “malinteso”
Si è trattato, però, solo di “un malinteso”, come hanno dichiarato le autorità polacche, prontamente risolto e chiarito da ambo le parti. Certo, in tempi non troppo lontani il gesto sarebbe stato considerato nel migliore dei casi ostile, nel peggiore un vero e proprio atto di guerra. Fortunatamente, la faccenda, pur suscitando qualche perplessità, si è risolta in maniera pacifica.
Il fatto è accaduto a fine maggio scorso, ma si è appreso del singolare e incredibile episodio solo a metà giugno, grazie ai media locali. La faccenda è stata poi ripresa dalla stampa internazionale e trattata alla stregua di una notizia a metà tra il comico e l’assurdo. Ma qualche brivido, a leggere i titoli, è venuto.
Visita alla chiesetta con brivido
Pur essendo stato lo sconfinamento dalla Polonia verso la Repubblica ceca solo una distrazione, quindi un fatto non voluto e non calcolato, la sorpresa di chi si è trovato di fronte i soldati armati di tutto punto è stata però notevole.
Secondo fonti locali, infatti, alcune persone giunte per visitare una chiesetta si sono trovate alle prese con militari armati in quello che era un vero e proprio posto di blocco. Successivamente, sul luogo è accorso anche un giornalista per prendere cognizione di quanto, incredibilmente, stava avvenendo in quelle ore.
La risoluzione diplomatica
Stando alle ricostruzioni, i militari polacchi erano impegnati a pattugliare il confine chiuso a causa del lockdown conseguente all’epidemia da coronavirus. E devono aver fatto male i calcoli. Viene da chiedersi se il loro gps funzionasse male. L’esercito polacco si è quindi ritirato dal territorio ceco. L’incidente sembra essere, così, rientrato senza ulteriori conseguenze. I soldati agli ordini di Varsavia semplicemente si erano stabiliti nel posto sbagliato, avendo calcolato male la loro posizione.